Phalaenopsis orchidea più gradita in ogni occasione

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Phalaenopsis orchidea più gradita in ogni occasione

Tra le piante da fiore per arredo di interni, le orchidee sono il genere più venduto in assoluto e costituiscono il regalo più gradito da ricevere. Tra esse, la Phalaenopsis è l’orchidea più amata per i suoi grandi fiori appariscenti, l’abbondante fioritura e la notevole varietà cromatica nella quale si trova in commercio. Il suo costo dipende sia dall’altezza del fusto sia dalla quantità di rami e senza dubbio nel periodo natalizio essa costituisce uno degli omaggi floreali più classici.

La Phalaenopsis è il genere di orchidea più diffusa e conosciuta al mondo.
Il suo nome deriva dal greco: phalaena che vuol dire “farfalla” e opsis che vuol dire “simile”, ossia simile a farfalle. Deve il suo nome al botanico olandese Carl Ludwing Blume (1796-1862) che all’imbrunire da lontano scambiò per farfalle i grandi fiori bianchi della Phalaenopsis Amabilis che si muovevano alla brezza della sera.
In natura infatti le Phalaenopsis vivono sui rami più bassi degli alberi che crescono sulla riva dei grandi fiumi, protese verso il basso, e la brezza del fiume fa muovere i loro petali facendole sembrare farfalle che spiccano il volo.
Le Phalaenopsis sono piante EPIFITE (cioè crescono sopra e attorno ad alberi ospiti che fungono loro da sostegno, senza arrecarvi danno) e talvolta LITOFITE (cioè crescono su rocce).
Le radici sono rivestite da un sottile strato di cellule morte detto velamen che serve per assorbire l’umidità necessaria dall’aria: quando sono asciutte le radici sono di colore grigio-argento mentre quando sono umide o bagnate sono verdi.
Le orchidee in generale sono piante molto robuste: spesso però nelle nostre case non riescono a sopravvivere o a rifiorire perché, non conoscendo le loro esigenze colturali, tendiamo a coltivarle in maniera errata.

TEMPERATURA

Le orchidee in base al loro habitat naturale, e quindi alla temperatura minima notturna invernale sopportata, si dividono in:

  • orchidee da caldo: oltre 20° C
  • orchidee da temperato: 15-20° C
  • orchidee da fresco: 10° C

Le Phalaenopsis che si trovano in commercio sono ibridi di specie che vivono in zone tropicali a livello del mare, quindi sono orchidee da caldo.
Nelle produzioni industriali si coltivano a 23-24 gradi notturni ma nelle nostre case sono sufficienti 18° C (comunque mai sotto i 15° C) da autunno a primavera.
Temono le correnti d’aria e gli sbalzi repentini di temperatura causati da apertura di finestre o porte oppure dalla eccessiva vicinanza a vetri.
L’escursione termica di almeno 5-6°C tra giorno e notte insieme alla riduzione delle ore di luce inducono la fioritura.

LUCE

Come abbiamo detto le Phalaenopsis in natura vivono sotto chiome molto folte degli alberi che fungono loro da sostegno, quindi nelle nostre case non amano l’esposizione solare diretta. Prediligono invece una mezz’ombra come per esempio davanti ad una finestra con esposizione a sud o ad est schermata da tende non troppo pesanti, in modo che lascino filtrare la luce del sole.
L’esposizione al sole diretto provoca scottature alle foglie .

ACQUA

La Phalaenopsis, come tutte le epifite, avendo radici che in natura vivono esposte all’aria, per la coltivazione necessitano di un substrato che permetta un’ottima aerazione all’apparato radicale. Per questo motivo si utilizza il BARK ossia corteccia di pino spezzettata in varie misure a seconda della grandezza del vaso da riempire. Questo materiale oltre a far respirare le radici, non trattiene acqua e la sua asciugatura è abbastanza rapida evitando così la formazione di ristagni idrici e la formazione di muffe.
Molto importante da sapere è che tra una bagnatura e l’altra occorre sempre lasciare asciugare bene le radici, che da verdi devono tornare grigio-argento. L’eccesso di acqua è la più frequente causa di morte di queste piante. Si bagna solo :

  • quando vaso è leggero
  • quando le radici sono grigie (le Phalaenopsis si coltivano nei vasi trasparenti proprio per poter valutare il colore delle radici).

Le piante si possono bagnare dall’alto aggiungendo acqua finché il vaso diventa pesante, oppure per immersione, immergendo fin quasi all’orlo il vaso in una bacinella contenente acqua tiepida (ideale soprattutto in inverno 25-30° C) e lasciandovelo per venti minuti. Dopo la bagnatura occorre scolarlo bene per evitare ristagni d’acqua.

CONCIME

Per mantenere le nostre Phalaenopsis in buona salute e avere continue e abbondanti fioriture, occorre usare concimi appositamente creati per soddisfare le loro esigenze nutrizionali.
Si deve concimare ogni tre bagnature (cioè alla quarta): dopo aver bagnato la pianta (non si dovrebbe mai concimare una pianta asciutta), si bagna una seconda volta con dell’acqua in cui si è diluito il concime secondo le dosi indicate sulla confezione.

Phalaenopsis orchidea più gradita in ogni occasione

 

Phalaenopsis orchidea più gradita in ogni occasione
Phalaenopsis orchidea più gradita in ogni occasione

 

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